Amag Ambiente: al via l'indagine di customer satisfaction

Amag Ambiente: al via l'indagine di customer satisfaction

Informiamo i cittadini che è iniziata da mercoledì 22 aprile u.s. la prima indagine del 2020 di Customer Satisfaction finalizzata a rilevare il livello di soddisfazione degli utenti sul servizio ricevuto e con l’obiettivo di monitorare e migliorare la qualità dei servizi erogati.
Per questo motivo nelle prossime settimane i cittadini/utenti potranno essere contattati a campione telefonicamente dal responsabile del nostro servizio di Customer Care.
Ci preme sottolineare che nel corso delle interviste non saranno effettuate domande di natura personale o assimilabili, ma esclusivamente giudizi e valutazioni sugli aspetti del servizio gestito da AMAG Ambiente.

Ai sensi del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali il trattamento delle informazioni personali sarà improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti di ciascun intervistato. I risultati dell'indagine saranno resi pubblici in forma anonima ed aggregati sotto forma di tavole statistiche e grafici.

Il nome ed il numero di telefono degli intervistati verranno utilizzati esclusivamente per i fini indicati e successivamente distrutti da AMAG Ambiente secondo quanto disciplinato in materia di privacy dal Regolamento UE 2016/679.

Rispetto al presente trattamento, l’informativa completa ex art. 13 del sopracitato Regolamento Europeo è disponibile sul sito istituzionale all’indirizzo https://www.amagambiente.it/privacy/

Pur consapevoli del difficile momento che tutti stiamo vivendo ci sentiamo in dovere di ringraziare anticipatamente per la collaborazione che sarà fornita ai nostri incaricati.

Alessandria, lì 24 aprile 2020

Ufficio Stampa


Premiati i ragazzi della scuola A. Ferrero di Alessandria per la fiaba: Il Mago Incivilik e le Fate Protettrici.

Bravi anzi bravissimi i ragazzi delle classi 4^ A e 4^ B che hanno partecipato con entusiasmo, sotto la guida delle loro insegnanti, al concorso di educazione ambientale promosso da Amag Ambiente Spa. Gli alunni si sono distinti per impegno, creatività e sensibilità nel realizzare una breve storia “Il Mago Incivilik e le Fate Protettrici” parlando dell’ambiente e di come ci si può impegnare e riuscire a tutelare l’ambiente attraverso piccoli gesti quotidiani.

Nella mattinata di giovedì scorso 16 maggio, presso la palestra della scuola primaria A. Ferrero di Alessandria, una rappresentanza dello staff di direzione di Amag Ambiente ha consegnato ai ragazzi il libretto con la storia vincitrice in presenza del Dirigente Scolastico la prof. Antonella Talenti e delle insegnanti Sabrina Piana, Paola Grillo, Lucia Sciortino, mancava la maestra Alessandra Rabbione che ha collaborato nella realizzazione della fiaba.

E’ con grande soddisfazione – interviene l’Ing. Fiorenzo Borlasta Amministratore Unico di Amag Ambiente – che esprimo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dai ragazzi, i quali hanno saputo cogliere a pieno il senso del progetto, dimostrando creatività, impegno ed anche una spiccata sensibilità ambientale ed una profonda attenzione alla cura della propria città. Ancora una volta, le scuole si sono confermate un importante serbatoio di civismo, una parte attiva e imprescindibile per la diffusione delle buone pratiche ambientali.

Alessandria, lì 20 maggio 2019

 


Amag Ambiente: 253 cassonetti bruciati in 4 anni.

Borlasta: “Grave danno, ma con fotocamere e fototrappole oggi vigilanza migliorata”

“Non si può affermare con certezza che siano sempre piromani, anzi molto spesso la causa rimane ignota. Però l’esperienza ci dice che i casi di autocombustione sono rarissimi: quando un cassonetto dei rifiuti prende fuoco, è quasi sempre per mano umana”. Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente, nell’analizzare il fenomeno parte dai numeri, che non mentono mai: “Sono stati 253 i cassonetti della nostra azienda che hanno preso fuoco da gennaio 2015 ad oggi, per complessivi 131 episodi. Se consideriamo un esborso medio, fra intervento e sostituzione del contenitore, di 1.000 euro a ‘pezzo’, ci accorgiamo che si tratta di un costo rilevante, che finisce col pesare sulle spalle di tutta la nostra comunità, a causa delle ‘bravate’ di pochissimi individui scriteriati”.

Ovviamente in caso di incendio l’intervento ‘di emergenza’ per spegnere le fiamme non compete agli addetti di Amag Ambiente, ma ai vigili del fuoco, e viene poi aperta un’indagine di ufficio contro ignoti. “Gli inquirenti lavorano molto seriamente, e non sta certamente a me fornire dati su questo fronte: quel che posso dire è che Amag Ambiente è ovviamente assicurata per i propri mezzi e contenitori, mentre la situazione è decisamente più complicato se l’incendio si estende ad altri beni o mezzi altrui. Insomma, meglio sarebbe che le persone che compiono questi gesti, quasi sempre per noia o spavalderia, comprendessero che danno stanno arrecando a tutta la collettività”.

E’ interessante anche analizzare ‘la mappa’ dei cassonetti dei rifiuti che prendono fuoco (si veda grafico allegato): il fenomeno infatti non è uniforme sul territorio comunale alessandrino, ma i casi si concentrano quasi tutti in centro città, con qualche caso più raro in periferia, e quasi niente per fortuna nei sobborghi. Più ridotto, ma anch’esso esistente, il fenomeno dell’incendio dei cestini: 16 in tutto nel corso degli anni, di cui 10 in centro, 4 agli Orti e 2 in Pista-Europa.

Analizzando i numeri più nel dettaglio, emerge che i cassonetti che hanno preso fuoco sono stati 61 nel 2015, 70 nel 2016, 50 nel 2017, 44 nel 2018. Un trend a decrescere dunque, negli ultimi tre anni. Ma con 28 nuovi casi nei primi mesi del 2019, che rendono necessario da un lato un appello al buon senso dei cittadini, ma dall’altro anche una maggiore vigilanza.

“E’ chiaro – sottolinea Borlasta – che non possiamo vigilare giorno e notte su tutti i cassonetti, ma il fatto che il nostro nucleo di ispettori ambientali sia finalmente passato in queste settimane da 1 a 3 persone certamente ci consentirà una vigilanza più costante anche su questo fronte, oltre che su quello degli interventi in caso di abbandoni impropri di materiali, o di abusi di vario genere”.

Fondamentale si rivelerà, da oggi in avanti, anche il supporto degli strumenti di vigilanza elettronica: “Ci siamo dotati – sottolinea l’amministratore unico di Amag Ambiente – di 4 fotocamere fisse, collocate nei punti più strategici, e avremo a breve a disposizione, dopo l’approvazione dell’apposito regolamento in consiglio comunale, 3 fototrappole che saranno attive a rotazione in 15 diverse postazioni. Si tratta di strumenti molto utili, già utilizzati in diversi comuni anche della nostra provincia, e gestiti da una società specializzata, che si occupa di ‘scremare’ tutte le immagini che vengono scattate dai sensori in presenza di anomalie, e di segnalarle direttamente al comando di polizia municipale”. Insomma chi infrange le regole, nei pressi dei cassonetti di Amag Ambiente, è destinato ad avere vita sempre più dura, “anche se la miglior forma di controllo rimane il senso civico dei cittadini, a cui facciamo sicuramente appello’, conclude l’ingegner Borlasta.

Alessandria, lì 04 aprile 2019


Richiedenti asilo in visita al centro raccolta rifiuti

Richiedenti asilo in visita al centro raccolta rifiuti

“E’ stata una mattinata interessante, e spero utile: abbiamo cercato di sensibilizzare un gruppo di persone, richiedenti asilo, su tecniche di riutilizzo e riuso dei rifiuti, e in senso più ampio su come funziona ad Alessandria la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Anche per i nostri operatori è stato un momento di confronto importante, e l’occasione per aggiornarsi sulle indicazioni dettate dalla normativa europea”. Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente, commenta così il Laboratorio che, venerdì mattina, si è tenuto nella sede dell’azienda, in viale Michel ad Alessandria, e ha visto la partecipazione di un gruppo di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, accompagnati da addetti della cooperativa Semi di Senape.

Il Laboratorio si inserisce nel progetto Skill me UP!, promosso dalla APS Cambalache, con il contributo della Fondazione Social.

“Abbiamo cercato di spiegare a queste persone come funziona la nostra attività – spiega l’ing. Borlasta -, puntando su due momenti: la visita del centro di raccolta e un laboratorio pratico, molto concreto”.

Durante la visita il gruppo ha avuto modo di capire come funziona il centro di raccolta rifiuti di Amag Ambiente, e quale sia l’importanza del riciclo dei rifiuti e della possibilità di ricreare oggetti grazie a questi tipi di lavorazioni. In particolare è stato ribadito dagli operatori che spesso gli oggetti e i rifiuti vengono abbandonati per strada, anziché seguire il percorso standard di smaltimento, e questo provoca danno a tutta la comunità.

Durante il laboratorio pratico, invece, è stato mostrato come con oggetti di riciclo sia possibile costruire fioriere e vasi portafiori, da terra e da appendere.

Il progetto Skill me UP! stimola l’accesso dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale a percorsi riabilitativi veicolando le opportunità mappate sul territorio e tramite l’attivazione di percorsi sperimentali di gruppo.

Questi percorsi sono volti a implementare specifiche skill, quali la comunicazione verbale e non, l’accesso e l’espressione delle proprie emozioni, l’interazione con altri, la cura di sé e dei propri spazi, le competenze professionali e la progettualità relativa al proprio futuro.

Nello specifico, il laboratorio Cura di Sé ha come obiettivo la promozione del benessere e del sapere prendersi cura della propria persona e dei propri spazi attraverso la metodologia proposta dalla riabilitazione psicosociale. Il percorso consta di cinque moduli, sia teorici sia esperienziali, sui seguenti argomenti: alimentazione, salute, ambiente, spazi personali, sport.

Alessandria, venerdì 8 marzo 2019

https://youtu.be/7LJD5jMZocc


Amag Ambiente: in un anno drastica riduzione dei rifiuti ‘fuori cassonetto’

Amag Ambiente: in un anno drastica riduzione dei rifiuti ‘fuori cassonetto’

Ecco come abbiamo fatto. Per una città più pulita è fondamentale la collaborazione degli alessandrini.

"In un anno abbiamo triplicato le risorse, in termini di persone e ore, dedicate al ‘fuori cassonetto’: e i risultati si vedono, in centro come in periferia". Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente, presenta il grafico che mostra la crescita nel corso del 2018, delle 'ore uomo' impiegate dall'azienda del Gruppo Amag per far fronte ad uno degli ‘effetti collaterali’ più sgradevoli (proprio perchè evidenti a tutti) della raccolta rifiuti stradale, ovvero l'abbandono degli oggetti più svariati ("dalla plastica al vetro, passando per l'indifferenziato, e ogni tipo di ingombranti") nelle adiacenze dei cassonetti, o addirittura, nel caso dei sobborghi, nei fossi o nei piazzali dei cimiteri.

"Intervenire era ed è nostro preciso dovere - sottolinea l'ing. Borlasta -, poichè il contratto di servizio di Amag Ambiente con il comune di Alessandria prevede che siano tenute in ordine le immediate adiacenze dei cassonetti stradali e delle isole ecologiche. Certamente peraltro passare dalle 487 ore di lavoro di gennaio 2018 alle 1.293 di fine anno ha comportato un aggravio dei costi, ed è giusto che i cittadini sappiano che una comunità più civile e rispettosa delle regole è anche una comunità che, in prospettiva, risparmia, e può investire risorse nel miglioramento dei servizi".

Ma come si genera il 'fuori cassonetto', e qual è l'entità del problema?

"Posso fornire un dato di massima, oggetto delle nostre rilevazioni nel corso di un intero anno:

gli addetti al 'fuori cassonetto' si trovano a dover raccogliere circa il 10% dei rifiuti indifferenziati complessivi: il che significa inserirli manualmente nei loro contenitori, oppure portarli in sede, o farli recuperare da una squadra apposita, nel caso di ingombranti molto voluminosi".

La situazione di Alessandria fino ad alcuni mesi fa è nella memoria di tutti, anche perchè i 'social', strumento efficace e talora 'impietoso', documentarono il fenomeno dell'abbandono di rifiuti sui marciapiedi o nei fossi con centinaia di immagini, quasi sempre 'geolocalizzate'.

Come ha fatto Amag Ambiente ad affrontare e ridimensionare drasticamente il 'fuori cassonetto'?

"Abbiamo portato da 2 a 6 gli addetti dedicati - spiega l'amministratore unico -, il che ci consente da mesi una 'copertura' costante di tutto il vasto territorio comunale alessandrino, come da programma di lavoro comunicato all’Amministrazione Comunale e pubblicato sul sito web.
Non a costo zero naturalmente, poichè si tratta di un servizio che nel 2018 è costato ad Amag Ambiente diverse centinaia di migliaia di euro. Giusto portarlo avanti però: è un tassello fondamentale per garantire il decoro della città, e dei suoi sobborghi".

Rifiuti ingombranti, come fare?

I cosiddetti 'ingombranti' meritano una riflessione ulteriore, e qualche informazione operativa in più. "Inaccettabile - sottolinea l'ing. Borlasta - che ci siano persone che considerano 'normale' liberarsi di televisori, materassi, sedie o tavoli abbandonandoli vicino ai cassonetti, o in qualsiasi altro luogo pubblico. Ovviamente si tratta di una esigua minoranza di alessandrini, ma è un fenomeno da contrastare. Da un lato occorre fare prevenzione, sensibilizzare all'educazione ambientale tutti i cittadini, a partire da bambini e ragazzi nelle scuole: e lo faremo sempre più. Dall'altro lato, su mandato dell'amministrazione comunale, stiamo mettendo a punto un sistema di video sorveglianza, rappresentato da telecamere e da 'foto trappole' in grado di scattare appunto una serie ravvicinata di immagini, che saranno attivate nelle zone più 'sensibili', da prima in centro città e a seguire nei sobborghi".

Importante ribadire che chiunque abbia a casa propria rifiuti ingombranti di cui liberarsi può farlo sia portando gli stessi, negli orari di apertura, alla sede Amag Ambiente di Viale Michel 44 (di fianco al cimitero di Alessandria), o presso il Centro di raccolta del Quartiere Cristo, in via IV Martiri n. 133 in direzione di Casalbagliano.

E' attivo anche il ritiro a domicilio, su prenotazione,
chiamando il numero verde 800 296096 (solo da rete fissa) o lo 0131 223215.

"Certamente - conclude Fiorenzo Borlasta – i tempi di attesa attuali sono tra i 10/20 giorni, il ridurli è un ulteriore obiettivo di miglioramento che ci siamo dati per il 2019”.

Alessandria, lì 28 febbraio 2019

 


"Sondaggio di customer satisfaction: gli alessandrini che vivono nei sobborghi sono soddisfatti del servizio”

Gli abitanti dei sobborghi del Comune di Alessandria sono complessivamente soddisfatti del servizio di raccolta rifiuti effettuato da Amag Ambiente, e la raccolta 'porta a porta' dei rifiuti piace più di quella 'stradale', con i tradizionali cassonetti, sia pur differenziati.

Lo ha scoperto Amag Ambiente, interpellando in maniera diretta, tramite sondaggio telefonico, un campione di 800 utenti del servizio raccolta rifiuti, nel periodo compreso fra ottobre e dicembre 2018.

"E' stato un sondaggio-test che abbiamo svolto con una risorsa interna dedicata - spiega l'ing. Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente -, in maniera molto rigorosa. E da cui abbiamo tratto indicazioni importanti, che ci stanno consentendo di mettere a punto una serie di accorgimenti, magari piccoli ma comunque rilevanti, finalizzati a migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Che peraltro, nei sobborghi, raggiunge livelli di customer satisfaction assolutamente significativi".

Ma cosa emerge nel dettaglio dal questionario condotto nei mesi scorsi in 15 sobborghi del comune di Alessandria, nei quali risiedono quasi 20mila persone?

"Precisiamo prima di tutto - sottolinea Serena Trentin, responsabile Qualità di Amag Ambiente che ha coordinato la 'somministrazione' del questionario - che in 3 sobborghi, ossia Castelceriolo, Lobbi e San Giuliano Nuovo esiste il 'porta a porta', mentre negli altri sobborghi la raccolta è ancora di tipo stradale. Altro chiarimento importante: la nostra addetta ha lavorato su numeri di telefono fissi che avevamo nel database aziendale, con chiamate effettuate in orario di ufficio, dal lunedì al venerdì. Abbiamo effettuato circa 30 telefonate al giorno, e contattato lo stesso numero sino ad un massimo di 6 volte. La disponibilità da parte dell'utenza è stata molto elevata, e ovviamente ringraziamo tutti i cittadini che ci hanno regalato qualche minuto del loro tempo, ben comprendendo che la finalità del questionario era il miglioramento del servizio erogato".

Tracciato il quadro 'metodologico', tocca all'ing. Borlasta commentare i risultati, con un approccio tecnico: "L'obiettivo primario del questionario era comprendere quale fosse il gradimento del servizio di raccolta rifiuti, ma anche dello spazzamento, della comunicazione fra la nostra azienda e l'utenza, e del conferimento ai centri di raccolta. E' emerso che la soddisfazione nei confronti dell'operato del nostro personale 'sul campo' nei sobborghi è mediamente molto alto (gli insoddisfatti sono poco più dell'1%), mentre qualche criticità in più emerge sulla tempistica di intervento. Lì c'è un 11,88% di poco soddisfatti, e un 13,13% di non soddisfatti. Ma siamo già al lavoro per fare in modo che i soddisfatti passino dal 75% al 100%, o quasi".

Particolarmente rilevante poi l’apprezzamento per il ‘porta a porta’: “Nei tre sobborghi dove già viene messa in pratica la raccolta al singolo domicilio, il livello di apprezzamento è molto elevato. Non solo: la netta maggioranza di chi oggi non ha il ‘porta a porta’ dichiara che lo preferirebbe alla raccolta stradale. Ovviamente se realizzato in maniera adeguata, con forte personalizzazione rispetto alle esigente delle singole micro comunità”. Questo significa che il ‘porta a porta’ sarà la scelta del futuro, per tutto il comune di Alessandria? “No, attenzione – precisa Borlasta -, sono in corso sul tema valutazioni accurate, con inevitabile attenzione anche ai costi, e ogni decisione verrà presa, in tempi credo non lunghi, dagli azionisti di Amag Ambiente. Da tecnico, mi sento di dire che non esiste la metodologia perfetta e migliore in assoluto: tutto va rapportato alle esigenze dei cittadini, agli obiettivi dell’azienda, e anche alla morfologia del territorio. I cassonetti nelle strade del centro, per fare un esempio, mi pare evidente che non siano soluzione adeguata. Al contempo però oggi esistono formule di raccolta stradale molto evolute, con cassonetti ‘intelligenti’, ad utilizzo personalizzato tramite scheda e codice: il che consente peraltro di misurare i consumi dei singoli nuclei famigliari, e di muoversi nella direzione di una tariffa ‘puntuale’, ossia appunto a consumo”.

Se la qualità dei servizi erogati nei sobborghi è comunque oggi apprezzata, è importante rilevare che non è sempre stato così: per circa i 3/4 del campione le prestazioni fornite dal personale di Amag Ambiente nei sobborghi è migliorata negli ultimi 12 mesi, e questo ovviamente è motivo di soddisfazione: "Significa - sottolinea Borlasta - che il nostro modus operandi sta andando nella giusta direzione. Ma non possiamo fermarci, o sederci sugli allori: dobbiamo rimboccarci le maniche ed insistere, per migliorare ancora".

In merito poi alla 'criticità per eccellenza', ossia al cosiddetto 'fuori cassonetto', l'ing. Borlasta non ha dubbi: "E' un problema che stiamo affrontando con metodi drastici, ossia tre squadre che girano costantemente in città e nei sobborghi, intervenendo tempestivamente là dove riceviamo segnalazioni, ma anche con metodo su tutto il territorio. Esiste però chiaramente anche un problema di cultura di rispetto dell'ambiente, e del prossimo, che non possiamo imporre per decreto: fondamentale è che i cittadini comprendano che la città e gli spazi pubblici sono di tutti noi, e che ognuno deve fare la sua parte per tenerli in ordine".

Amag Ambiente intanto ha già dato il via alla seconda fase del questionario di customer satisfaction: "Entro fine aprile - conclude l'ing. Borlasta - concluderemo la raccolta telefonica delle valutazioni di un campione di 1.200 alessandrini residenti in città. Sarà interessare se e come diverge la 'percezione' della qualità dei servizi, e quali saranno le criticità segnalate dai cittadini. Per poi naturalmente attivarci, e cercare di risolverle".

Alessandria, lì 14 febbraio 2019